A cura di Antonio Borgia

Nella giornata di ieri, nella centrale Piazza Alfieri di Asti, i volontari di Libera, unitamente ad altre associazioni, hanno raccolto le firme per una proposta di legge regionale sulla prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico.

L’iniziativa è conseguente all’approvazione della legge n. 15/2021 della Regione Piemonte e delle immediate proteste dei tanti enti di impegno sociale, medici, psicologi, vescovi, fondazioni anti- usura nonchè dello stesso Don Luigi Ciotti che aveva manifestato, a Torino, il suo biasimo per la probabile rovina di molte famiglie a causa della ludopatia.

A muovere questo fitto esercito di difensori delle fasce deboli della popolazione, anziani e minorenni in primis, è stata la convinzione di dover agire per prevenire e ridurre la dipendenza dal gioco, disincentivare l’accesso agli esercizi allo stesso destinati, ripristinare maggiori poteri ai Comuni per gli orari, indicare regole più incisive per la collocazione degli apparecchi quanto più lontano da luoghi di aggregazione, scuole, strutture sanitarie, sportelli bancomat e via dicendo, mai dimenticando che il settore è spesso gestito dalla criminalità organizzata.

Tutti ricordiamo la drammatica vicenda della signora Fassi, uccisa nel luglio 2015, nella sua tabaccheria, da un uomo che, secondo i suoi avvocati, aveva agito in conseguenza del denaro perso alle slot machine perché succube del gioco.

Si auspica, pertanto, maggiore efficacia nel combattere questa piaga sociale.

Coordinamento provinciale Libera Asti

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