Libera Asti considera centrale il ruolo della formazione civile nella lotta alla criminalità organizzata; tale obiettivo è principio ispiratore dello statuto nazionale di Libera e su di esso convergono molte energie dei volontari del Coordinamento.

Il Presidio docenti, nel curare per sua vocazione la dimensione della formazione degli insegnanti e dell’educazione degli studenti, opera molto in sinergia con il Presidio giovani e con il Coordinamento, tutti impegnati nei percorsi educativi rivolti alle scuole su temi come la corruzione, le agromafie e il caporalato, le infiltrazioni mafiose sul territorio, il Processo Barbarossa.


Proprio la partecipazione alle udienze del processo Barbarossa, celebrato tra il 2019 e il 2020 contro una cellula di ‘ndrangheta operante tra Asti e Cuneo, ha costituito un’esperienza fondamentale per la formazione, in quanto Libera ha  esercitato in pieno il ruolo di sentinella del territorio contro il clima di omertà e indifferenza imposto dai gruppi criminali e ha dato alla cittadinanza un modello di partecipazione civica responsabile.

Ancora più significativa la presenza in aula degli studenti di una classe del liceo “A. Monti” che, entrando nei luoghi dove legalità e giustizia si scontrano contro la criminalità e la violenza, hanno dimostrato come lo Stato possa formare i suoi cittadini ai valori della legalità democratica alternativi alla cultura mafiosa.


L’idea di fondo è che non si debba lavorare solo per le scuole ma per tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di costruire pratiche di contrasto alle mafie e crescita civile e umana degli individui all’interno delle comunità attraverso approfondimenti su temi importanti dell’agire civile, quali la giustizia sociale, la Costituzione, lo stile di vita sano ed il benessere globale

Le iniziative di formazione messe in atto dal Coordinamento si rivolgono quindi a tutti i cittadini astigiani, con positive collaborazioni con l’ordine dei giornalisti e con varie associazioni di categoria. L’ultimo Corso di formazione svolto in presenza nel 2019 aveva come tema “La cittadinanza negata: mafie e corruzione” e si rivolgeva a docenti, studenti, giornalisti, avvocati e persone comuni .


Dato che i fenomeni corruttivi sono sempre più presenti a livello amministrativo, economico e sociale in conseguenza delle difficoltà provocate dall’ emergenza pandemica, nel periodo della didattica a distanza abbiamo continuato a lavorare su corruzione, welfare mafioso, radicamento delle mafie sul nostro territorio, fornendo materiale di approfondimento agli insegnanti.

E se è vero che mafie e corruzione rafforzano il loro potere laddove le istituzioni non riescono a dare risposte adeguate, diventa necessario esercitare il diritto di conoscere e controllare l’attività delle istituzioni.


Corsi di formazione

2021/2022 – EDUCARE ALL’ANTICORRUZIONE ATTIVA: dal monitoraggio civico ai dilemmi etici

Il corso previsto in presenza per l’anno scolastico 2021/2022 verte sulle comunità monitoranti, modelli di partecipazione civica in forme comunitarie, con attività laboratoriali finalizzate alla pratica di una cittadinanza sempre più attiva e consapevole.

2022/2023 – DONNA, VITA, LIBERTÀ: donne contro i sistemi patriarcali

Il corso tratta della lotta delle donne contro le barriere dell’omertà imposta dai regimi, dalle società, dalle mafie. Ciascuno dei tre incontri analizza un contesto particolare in cui è inserito il sistema patriarcale: la Repubblica islamica dell’Iran, il regime dei Talebani in Afghanistan e il modello culturale mafioso delle organizzazioni criminali.

2023/2024 – MAFIE E GUERRE: Le vie del traffico di armi, droghe, esseri umani

Con il contributo di docenti, giuristi e giornalisti esperti nelle relazioni internazionali e con la testimonianza di operatori che lavorano sul campo il Corso esplora l’intreccio tra i conflitti armati in atto nel mondo e gli affari delle organizzazioni criminali sempre più globalizzate.


Contatti

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formazione@asti.liberapiemonte.it