L’ultima relazione semestrale della DIA, mette in luce ancora una volta, di quanto possa essere facilmente penetrabile o appetibile il tessuto economico e sociale di un territorio.
Anche di quello Astigiano, il quale non è immune da interessi da parte del crimine organizzato. Di fronte a questo scenario, è di fondamentale importanza che le Istituzioni e la politica; la società civile; il mondo dell’informazione e una cittadinanza consapevole, mettano in campo i loro migliori strumenti e anticorpi per fare sa argine al pericolo delle infiltrazioni e del radicamento delle mafie.
Questo lo si può fare tramite la prevenzione; la formazione; la cultura e la sensibilizzazione. Al fianco dell’opera repressiva di magistrati e forze dell’ordine