L’ultima relazione semestrale della DIA, mette in luce ancora una volta, di quanto possa essere facilmente penetrabile o appetibile il tessuto economico e sociale di un territorio.

Anche di quello Astigiano, il quale non è immune da interessi da parte del crimine organizzato. Di fronte a questo scenario, è di fondamentale importanza che le Istituzioni e la politica; la società civile; il mondo dell’informazione e una cittadinanza consapevole, mettano in campo i loro migliori strumenti e anticorpi per fare sa argine al pericolo delle infiltrazioni e del radicamento delle mafie.

Questo lo si può fare tramite la prevenzione; la formazione; la cultura e la sensibilizzazione. Al fianco dell’opera repressiva di magistrati e forze dell’ordine

https://www.lastampa.it/topnews/edizioni-locali/asti/2021/09/24/news/la-dia-colloca-asti-tra-le-aree-elette-dalla-ndrangheta-1.40734445/

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